25 maggio 1928
La leggenda della Tenda Rossa
• Poco dopo l’impatto i naufraghi dell’Italia trovano ancheil sacco di stoffa gommata con l’occorrente per la discesa sui ghiacci: una tenda, dei viveri (scatole di pemmican e di cioccolata), un sacco a pelo, una pistola per segnalazioni, una cassetta di fiammiferi e un abito a vento. Altri viveri e oggetti sono sparsi sul pack. Subito viene montata la tenda: è quadrata, di 2,5 m per lato, un bastone al centro ne sostiene il vertice e due funi per ogni angolo della base la fissano alla neve per mezzo di paletti di legno. Ha una doppia copertura di seta, così l’intercapedine d’aria contribuisce a isolare dal freddo, il pavimento è fatto con tessuto robusto e impermeabile. All’interno il tessuto è azzurro pallido, un sollievo per gli occhi abbagliati dalla neve. È per quattro persone. Nobile e Cecioni, feriti, sono adagiati sul fondo. Per passare la notte i nove supersiti si stendono in un groviglio di membra umane. [Nobile 1987]