25 maggio 1928
La catastrofe del’“Italia” al Polo Nord
• «Vento e nebbia. Nebbia e vento. Incessantemente. E di
tanto in tanto raffiche di neve. Non uno spiraglio di luce attraverso la nebbia
che ci sovrastava. Nebbia e nuvole sempre» (Umberto Nobile). [Nobile 1987]
Ore 00.00.Il generale Nobile chiede alla Città di Milano di trasmettere i
rilevamenti radiogoniometrici ogni mezz’ora anziché ogni ora. Questi dati
consentono al dirigibile di correggere la rotta, ma non di determinare la
propria posizione. Solo un triangolo di almeno due stazioni radio oltre a
quella del dirigibile lo avrebbe permesso. [Cds 25/5/1928]
Ore 3.20. Secondo
le rilevazioni di Nobile, l’Italia si
trova a 180 chilometri dall’isola di Moffen e a 290 dalla Baia dei Re. La marcia
del dirigibile è contrastata dai venti che raggiungono i 50 km/h. Senza
accorgersene, l’Italia sta marciando
a zig-zag avvicinandosi alla Baia dei Re molto lentamente. Ci vorranno molte
più di sei ore, come previsto dalla Città
di Milano. [Nobile 1987, Cds 26/5/1928]
Ore 7.00L’inquietudine del generale Nobile
cresce sempre di più: dovrebbe avvistare terra ma vede soltanto
un’interminabile pack «squallido e monotono». [Nobile 1987]
Ore 9.25. Uno dei
tre motori si ferma e il timone s’inceppa. Il dirigibile perde quota. Nobile
ordina di fermare completamente i motori. A 80 metri dal pack L’Italia inizia a risalire fino
all’altezza di 900 metri, sopra la nebbia. [Nobile 1987]
Ore 9.55. Da un
altezza di più di 1000 metri, ancora non si avvista terra. Nobile ordina di
riportarsi a bassa quota per seguire velocità e deriva dall’osservazione del
pack. «C’immergemmo di nuovo nella nebbia e lentamente discendemmo fino a
quando il mare ghiacciato ci apparve chiaramente alla vista. Eravamo
pressappoco sui 300 metri di quota» [Nobile 1987]
Ore 10.10. La Città di Milano trasmette all’Italia il bollettino meteorologico
dell’Istituto geofisico di Tromsö. Un ulteriore rilevamento consta che l’Italia continua a deviare verso est.
[Cesco Tomaselli, Cds 26/5/1928]