Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2002  aprile 19 Venerdì calendario

Santoro apre “Sciuscià” cantando “Bella ciao”

• Su Raidue va in onda come ogni venerdì su Raidue in prima serata Sciuscià. Michele Santoro, che conduce il programma, apre la puntata cantando Bella ciao. «Senza sottofondo musicale, luci basse, parole e contesto da sicuro effetto scenico. Risuona prima un mormorio, le note care ai partigiani. Poi Michele Santoro intona le prime strofe: “Una mattina, mi son svegliato, o bella ciao, o bella ciao, o bella ciao”. Il conduttore prosegue passeggiando al centro dello studio, lentamente, come lentamente risuona quella che appare come una nuova versione, mediaticamente corretta, del “resistere” di borrelliana memoria. Santoro ha cambiato titolo alla trasmissione. La serata di Sciuscià, su Rai 2, è annunciata dall’interrogativo “Fuori chi?”, con esplicita allusione alle parole del premier, a quell’“uso criminoso” della tv pubblica di cui si sarebbero resi protagonisti lui, Enzo Biagi, il comico Daniele Luttazzi: tre persone che per Berlusconi non danno sufficiente garanzia di professionalità e che farebbero meglio a lasciare la Rai». [Marco Galluzzo, Cds 20/4/2002]