Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  agosto 14 Sabato calendario

Il fatto del giorno di oggi è la storia di uno svedese che in Svizzera s’è messo a correre a 290 all’ora, senza badare all’autovelox nascosto in una specie di totem a forma di Emmental gigante

Il fatto del giorno di oggi è la storia di uno svedese che in Svizzera s’è messo a correre a 290 all’ora, senza badare all’autovelox nascosto in una specie di totem a forma di Emmental gigante. Il tizio ha 37 anni, guidava una Mercedes e la polizia elvetica, che lo ha fermato, gli ha ritirato la patente ma non ne diffonde le generalità, dice che sarà rinviato a giudizio, che rischia un anno di carcere e che potrebbe essere passibile di una multa da 800 mila euro.

800 mila euro?
In quel paese le multe non sono solo proporzionate all’entità dell’infrazione (nel tratto dove lo svedese è stato fotografato il limite è di 120), ma anche al livello del reddito di chi ha sbagliato. Ecco perché lo svedese, che è ricco, rischia di stabilire una specie di record mondiale.

Ma è giusto?
Io sono d’accordo. È necessario che chi infrange un codice soffra per la punizione che gli viene inferta. Se uno è ricco sfondato e gli dànno 30 euro di multa per un divieto di sosta, che volete che gliene importi? Abbiamo molti casi di matti che vanno troppo forte su tratte fintamente sicure. Uno riguarda un personaggio noto e perciò è conservato negli archivi: nel 2006 l’allora amministratore delegato di Telecom Italia, Riccardo Ruggiero, fu beccato dalla polizia stradale di Romagnano Sesia mentre sulla Voltri-Sempione direzione Genova andava a 311 all’ora su una Porsche Carrera nuova di zecca. Sua spiegazione: «Stavo provando la macchina». Multa da 357 euro e dieci punti in meno sulla patente. È chiaro che la sanzione non gli ha fatto né caldo né freddo. Oltre tutto quel rettilineo è stato reso celebre proprio da quelli che «provano le macchine». Se la velocità è la prima causa di incidenti mortali, sarebbe forse meglio adottare il metro svizzero.

Come mai ci stiamo occupando di questo oggi? È veramente il fatto del giorno?
Ieri è entrata in vigore la seconda tranche del nuovo codice della strada. Un’ottantina di articoli modificati, alcuni dei quali già in vigore dallo scorso 29 luglio. Guerra a chi beve e a chi ha scambiato le microcar – che sono tecnicamente dei motorini – per delle fuoriserie. Per limitare i tassi etilici: non si potranno vendere alcolici in autostrada tra le 22 e le 6, non si potranno vendere superalcolici in autostrada a nessuna ora, non si potranno acquistare alcolici nei locali pubblici tra le 3 e le 6 di notte, a meno che non sia Ferragosto o Capodanno (limitazione che non capiamo), i ristoratori devono provvedersi di etilometri per stabilire lo stato di sobrietà dei clienti (credo che questa norma non sarà applicata mai), revoca della patente e carcere fino a un anno a chi guida con un tasso alcolemico superiore all’1,5, neanche un goccio di birra a chi guida bus, camion e taxi, pena la revoca della patente e il licenziamento automatico, quindi, da parte della società per cui si opera.

E il limite di velocità?
In autostrada si potrà andare a 150 nei tratti a tre corsie e con il bel tempo. E a chi fabbrica microcar capaci di superare i 45 chilometri all’ora, o a chi trucca quei motori, potranno essere comminate sanzioni da 3-4.000 euro. Però i comuni dovranno spostare gli autovelox piazzati a meno di un chilometro dal segnale che limita la velocità, una norma giusta, perché bisogna dare il tempo all’automobilista di rallentare, ma che doveva essere applicata dall’anno prossimo, perché bisogna i comuni non hanno avuto abbastanza giorni per spostare le apparecchiature. Invece la regola è entrata in vigore ieri e i giuristi, a questo punto, sono all’opera per tutti i casi che saranno portati al giudice di pace quando il cliente farà ricorso. La nostra capacità di complicarci la vita e intasare le procedure è unica.

Si ha notizia di qualche multato della prima ora?
Sì. Un italo-brasiliano di nome T.J.P. alle quattro e mezza di ieri mattina è stato fermato dalla polizia stradale di Seriate mentre procedeva a zig-zag sull’A4 in direzione di Venezia. Stava guidando un furgone, e non si è fermato all’alt. Inseguito e bloccato, è sceso dalla macchina insultando tutti. Sono scattati quindi l’arresto e l’alcoltest. Poiché T.J.P. ha meno di 21 anni, il suo tasso alchemico avrebbe dovuto essere zero. Era invece 2.5. Quindi: 10 punti tolti per guida in stato di ebbrezza; 10 per aver rifiutato di sottoporsi al test per la droga; 5 per la mancanza delle cinture; 6 per essere andato a zig zag e quindi non aver rispettato la segnaletica orizzontale. Totale 31. Siccome però il disgraziato ha la patente da meno di tre anni, la sanzione è stata raddoppiata. I punti tagliati sono perciò 62. T.J.P. sarà anche processato (la guida in stato d’ebbrezza è un reato) e rischia fino a due anni di carcere. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 14/8/2010]