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 2010  ottobre 30 Sabato calendario

Ultime notizie su “Ruby”, la bella marocchina alta un metro 80 che ha messo nei guai Berlusconi

Ultime notizie su “Ruby”, la bella marocchina alta un metro 80 che ha messo nei guai Berlusconi. Il suo vero nome è Karima Keyek, viene da Letojanni provincia di Messina, il padre si chiama Muhammad El Marough, ha 56 anni e fa il venditore ambulante nel piccolo paese siciliano. Ai giornalisti ha detto di non voler più sentir parlare della figlia che ha ripudiato per la sua vita peccaminosa. La madre è casalinga. Quando aveva 12 anni – così ha raccontato lei in una delle tante interviste rilasciate ieri – i genitori volevano sposarla a un uomo di 49 anni. I contrasti con la famiglia sarebbero di origine religiosa: lei si è fatta cattolica. Da quando è andata via di casa ha peregrinato tra gli istituti – Catania, Genova, Milano – e campato facendo qua e là la danza del ventre. Le molte donne che l’hanno incrociata in questo periodo dicono di averla vista spesso con somme di denaro esagerate o gioielli d’origine inspiegabile. Berlusconi si difende dalla valanga di insinuazioni che gli sono piovute addosso dicendo che si tratta di bugie, la sinistra pensa di affondarlo con uno scandalo al giorno, invece proprio questo sistema mi fa più forte, eccetera eccetera. Tesi condivisa da Casini: andiamoci piano con questi attacchi – ha dichiarato - che potrebbero rendere il Cavaliere ancora più simpatico agli italiani. Forte inquietudine nel Pdl, che ufficialmente fa quadrato intorno al suo capo.

S’è capito qualcosa su questa storia? Quanto c’è di vero e quanto è calunnia?
Ruby sostiene adesso di essere stata ad Arcore una sola volta e di aver ricevuto dal capo del governo un aiuto del tutto disinteressato. Purtroppo c’è un interrogatorio messo a verbale nella famosa notte tra il 27 e il 28 maggio in cui racconta di essere stata a casa del premier tre volte e in una di queste tre volte si sarebbe svolto il tristemente famoso gioco del bunga bunga.

Ma che diavolo è questo bunga bunga?
I siti ieri si sono naturalmente scatenati per trovare una definizione del termine. Universinet.it sostiene che l’espressione risale al 2004 e indica lo stupro anale inferto con la massima violenza da una tribù africana a coloro che oltrepassavano il suo territorio. Guardi che può essere una scemenza. Una barzelletta datata 1985 (autori Gino e Michele, comico Bisio) e che il premier racconta ancora con gusto dice più o meno che una tribù trovandosi per le mani Cicchitto e Bondi chiedeva ai due: «Morte o bunga bunga?» e quando i due rispondevano «bunga bunga» quelli dicevano: «Bene, prima bunga bunga poi morte». Deprimente.

Ma il premier, dal punto di vista giudiziario, è nei guai o no?
Potrebbe configurarsi l’abuso d’ufficio per la telefonata da palazzo Chigi alla questura di Milano in cui si raccomandava di lasciar stare la ragazza e si sosteneva che era nipote di Mubarak. Questa telefonata c’è stata, ma l’avrebbe fatta un uomo della scorta di Berlusconi. Berlusconi dice di aver semplicemente incaricato la sua igienista dentale, oltre che soubrette e consigliere regionale, la venticinquenne e avvenente Nicole Minetti, di prendersi in carico la povera ragazza. Una faccenda di buon cuore. Si sosterrà che la telefonata è stata un’iniziativa personale della scorta, e speriamo che per questo non finisca nei guai qualcuno che non c’entra niente. Ruby, intanto, continua a dire che i giornali hanno travisato, «non sono una escort», «il mio sogno è fare il carabiniere» eccetera. C’è però il verbale: quello è un documento ufficiale. Ieri Ruby ha rilasciato, tra le altre, anche un’intervista al programma di Gianluigi Paragone su Raidue. La celebrità, senza dubbio, è arrivata. Tra 48 ore, quando sarà maggiorenne, vedremo anche le foto a viso scoperto. Scopriremo così che è l’ennesima bellezza o «viso d’angelo», secondo l’espressione che il premier adoperava quando faceva il carino con Noemi. Secondo il magistrato Bruno Tinti, acerrimo nemico di Berlusconi e che ne ha scritto ieri sul Fatto, non è configurabile nemmeno l’abuso d’ufficio perché l’intervento sui funzionari di polizia avrebbe dovuto esser fatto in cambio di beni patrimoniali. «E qui si tratta di ben altro…». Casomai, forse (è sempre Tinti che ragiona), la concussione: si costringe qualcuno (la questura di via Fatebenefratelli) a fare indebitamente qualcosa minacciandolo anche implicitamente: sono tanto potente che se non mi obbedisci…

E se se la fosse portata a letto?
Se il commercio sessuale è avvenuto con una under 14 si può subire una condanna da 5 a 10 anni. Se ne aveva più di 14, niente.

Politicamente?
Politicamente il caso è molto delicato. Ruby è finita sui giornali di tutto il mondo, anche i più autorevoli (per esempio Le Monde e il Wall Street Journal). E l’opposizione sta valutando l’ipotesi di presentare una mozione di sfiducia. Nel caso, l’ala dura del Fli potrebbe anche approfittarne. Il conteggio dei voti sarebbe sul filo del rasoio. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 30/10/2010]