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 2004  febbraio 23 Lunedì calendario

Berlusconi e l’euro

Berlusconi, che aveva parlato male dell’euro sabato 24 gennaio, ha parlato bene dell’euro venerdì 30 gennaio: “E’ l’euro che ha reso tollerabile per il sistema la crisi Parmalat”. Secondo Berlusconi, “Parmalat è un caso isolato”. La Lega, invece, sostiene che Parmalat non è un caso isolato, ma la dimostrazione che il sistema è marcio, Roma è ladrona, eccetera. Così facendo la Lega, che attraverso il suo ministro Castelli ha sempre litigato di brutto con i magistrati, ammette al contrario che i magistrati impegnati su Parma sono bravi. Ammettendo che i magistrati impegnati su Parma sono bravi e che quella della Parmalat è una crisi di sistema, la Lega, attraverso l’altro suo ministro Tremoni, può attaccare il sistema delle banche e il suo nume tutelare Fazio. Tremonti ha infatti preparato un disegno di legge che riforma il sistema e toglie potere alla Banca d’Italia. Ma gli altri due partiti di governo, An e Udc, difendono Fazio o, comunque, non vogliono che con un nuovo sistema (con nuove regole) Tremonti diventi ancora più potente, ai loro danni. Fazio è andato a difendersi in Parlamento sulla faccenda Parmalat. Tremonti lo aveva accusato: sapeva tutto e non ha fatto niente. Difesa di Fazio: il ministro Tremonti, che di mestiere fa il commercialista, s’intende sicuramente più di me di paradisi fiscali. Fini ha poi incontrato Berlusconi: vogliamo contare di più, vogliamo avere più visibilità. Dall’incontro sembrava uscito a mani vuote. Poi Berlusconi ha fatto quella dichiarazione sull’euro e su Parmalat. Il sistema delle banche sarà anche riformato, i banchieri di Parmalat andranno pure in galera: però con prudenza. [Giorgio Dell’Arti]