vanity, 8 marzo 2004
Tanzi, Tonna e le banche
• Tanzi e Tonna dicono che le banche gli mettevano il “fucile alla tempia” e li costringevano a comprare aziende decotte. Metodo: l’azienda X deve dare alla banca (poniamo) 50 miliardi ed è chiaro che non ce la farà mai. La banca va da Tanzi-Tonna e gli dice: “Comprati questa azienda e fatti carico del debito”. Tanzi e Tonna devono obbedire, anche se non hanno soldi. La banca procura i soldi facendo emettere a Parmalat un’obbligazione (o bond: è come un bot, solo che lo piazzano i privati) e vendendola al pubblico. Il debito dell’azienda X e il costo dell’acquisto vengono così scaricati sui piccoli risparmiatori. Le banche smentiscono. Indizi che Tonna e Tanzi potrebbero avere ragione: le prime aziende X sono state trovate (Eurolat, Ciappazzi), dai bilanci si vede che il debito di queste aziende verso le banche scende di colpo dopo l’emissione del bond. Parmalat possiede 500 aziende in tutto il mondo. A quanto si è visto finora non ce n’è una che guadagni. [Giorgio Dell’Arti]