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 2011  maggio 30 Lunedì calendario

Scioperi e stragi, Restivo al Viminale

• «Restivo si trovava da pochi mesi al Viminale quando scoppiò la contestazione studentesca. Molti pensarono a un temporale passeggero, e invece doveva essere l’inizio di un lungo periodo di agitazioni, sommosse, tensioni in tutti i campi della società. Emblematici di quel periodo restano gli scioperi a oltranza, compresi quelli selvaggi, massacri come quello di piazza Fontana a Milano, le barricate e le sparatorie durate quasi un anno a Reggio Calabria, il golpe per antonomasia, quello tentato dal “principe nero” Valerio Borghese, col proposito di impadronirsi del Viminale. (...) Poiché Leone, Rumor e Colombo si alternavano alla guida del governo, e Restivo restava tuttavia al Viminale, inevitabilmente divenne lui il bersaglio principale delle opposizioni e del malumore tra la gente. Tra il 1969 e il 1970 gli misero addosso l’etichetta di “ministro della repressione”. Restivo un giorno si presentò alle Camere e dimostrò che il numero delle persone arrestate o denunciate alla magistratura per scioperi o altre manifestazioni operaie era diminuito da quando lui stava al ministero dell’Interno. [Sta. 20/4/1976]