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 2011  maggio 30 Lunedì calendario

Miceli, il generale del Sid supersegreto

• La sua esistenza «ha attraversato quasi tutti i misteri dell’Italia repubblicana, compresi quelli di “Gladio”, venuti alla luce solo adesso e sui quali l’ex-capo del Sid avrebbe potuto dire molte cose. Quando era al vertice del servizio segreto, nel 1974, fu arrestato con l’accusa di “cospirazione politica”. Implicato anche nel tentativo di colpo di Stato del 1970, fu poi assolto con tre diverse sentenze». [Giovanni Bianconi, Sta. 2/12/1990] • «Fu il primo uomo che Licio Gelli riuscì a sistemare nell’apparato dei servizi segreti; il capo del Sid che per primo seppe, e per primo tacque, del golpe Borghese; l’uomo di Forte Braschi che organizzò la Rosa dei Venti come struttura parallela di un parallelo Sid supersegreto; il generale che finanziò Mino Pecorelli e Op per le sue campagne di disinformazione e diffamazione; fu la vittima sacrificale decapitata da Andreotti, ministro della Difesa, sull’altare di nuovi indirizzi strategici delle centrali internazionali di spionaggio e della necessità di anticipare le mosse del giudice Giovanni Tamburino che stava giungendo a scoprire l’attività eversiva di un settore dei servizi segreti, come ha scritto lo storico Sergio De Lutiis». [Giuseppe D’Avanzo, Rep. 2/12/1990]