vanity, 22 marzo 2004
Lo scandalo Parmalat
• Le ultime rivelazioni sul grande scandalo mostrerebbero questo: che Parmalat era fallita già alla fine degli anni Ottanta, quando non era ancora quotata in Borsa. L’avrebbe protata in Borsa un grande usuraio, prestando a Tanzi soldi “non chiari”. Le banche d’accordo. Se questo fosse vero, la girandola finanziaria degli anni Novanta sarebbe stata pianificata fin dall’inizio per pompare, attraverso bond da rifilare al pubblico e società estere con cui mascherare tutto, soldi legittimi in piccola (ma cospicua) parte da mettersi in tasca e in gran parte da riciclare su mercati illegali. Nessi col traffico di droga in Sudamerica sarebbero già stati trovati dai magistrati italiani. Tanzi e Tonna dovrebbero essere processati per direttissima in tutti e due i processi: ad aprile per il filone milanese (aggiotaggio), a giugno per quello di Parma (truffa e bancarotta fraudolenta). Cossiga ha intanto restituito al commissario straordinario Enrico Bondi i 30 mila euro di un viaggio aereo che a suo tempo gli venne offerto da Tanzi con soldi Parmalat. [Giorgio Dell’Arti]