vanity, 5 aprile 2004
Sensi e la Roma
• Sempre in tema di soldi, si deve segnalare che la squadra di calcio della Roma si è salvata, perché il suo padrone Sensi ha venduto a Capitalia (la banca di Geronzi) il 49 per cento delle sue proprietà, raggruppate in una società che si chiama Italpetroli e che ha immobili del valore di 500 milioni. Non così la Lazio, i cui conti restano drammatici. In una riunione di laziali, che ha avuto luogo venerdì scorso (e alla quale sono andati in pochi), ci si domandava infatti: “Perché Capitalia salva la Roma e non la Lazio?”. La risposta è banale: la Lazio non ha un padrone con immobili per 500 milioni. Quanto al derby, i giudici sportivi hanno usato una mano leggerissima con le due squadre, multando di 51 mila euro la Lazio, squalificando per un turno il campo della Roma e fissando al 14 aprile la ripetizione della partita. La sentenza è stata costruita in modo da non mettere in difficoltà il presidente della Lega Galliani che, senza averne titolo, aveva autorizzato la sospensione della gara e promesso che non ci sarebbero state conseguenze per le squadre. La polizia, però, che quella sera ha avuto 153 feriti e il cui parere (“si può giocare”) è stato valutato zero da tutti, si è indignata: il ministro Pisanu ha detto parole di fuoco e proibito la ripetizione della gara il 14 (dirà lui quando, dove e come si giocherà). La Lega calcio, trovandosi sul tavolo il ricorso della Roma contro la squalifica di una giornata, ha creduto di fare un piacere a Pisanu facendo a un tratto la faccia feroce e portando le giornate di squalifica da una a due. [Giorgio dell’Arti]