vanity, 12 aprile 2004
Violenta rivolta sciita in Iraq
• In Iraq è in corso da una settimana una violenta rivolta provocata dalla minoranza sciita che fa capo allo sceicco Moqtada al Sadr. Si parla di 480 iracheni uccisi a Falluja e di sei uomini rapiti ad Abu Ghraib, vicino a Baghdad, e rinchiusi poi nella moschea di Al-Dhahab al-Abyad. Quattro di questi sei sarebbero italiani, ma nessuno riesce a capire chi possano essere, dato che al nostro ministero degli Esteri risultano vivi e in buona salute tutti gli italiani inviati ufficialmente in Iraq. Potrebbe trattarsi quindi di guardie ingaggiate da ditte locali o di archeologi: almeno altri tremila italiani, oltre ai nostri soldati e diplomatici, sarebbero adesso in Iraq per missioni non ufficiali. Tutta la settimana è stata segnata dalla questione dei sequestri: fra questi, tre giapponesi, rapiti giovedì 8 aprile, sono stati costretti in ginocchio e minacciati con un lungo coltello alla gola. Il video e le foto della scena hanno fatto il giro del mondo, minando la saldezza della coalizione occidentale. Berlusconi ha ribadito che gli italiani non si ritireranno. Gli americani, che avevano in programma una diminuzione delle truppe impegnate, stanno decidendo invece di aumentarle. Gli sciiti di Moqtada controllerebbero le città di Najaf e Kut. [Giorgio Dell’Arti]