vanity, 26 aprile 2004
I tre italiani sequestrati in Iraq sono ancora prigionieri
• Mentre scriviamo i tre italiani sequestrati in Iraq sono ancora prigionieri. Dietro le interviste ai santoni locali e le dichiarazioni oscillanti dei nostri politici, si capisce più o meno questo: gli ostaggi dovrebbero essere stati venduti a qualche altra organizzazione, diversa da quella dei sequestratori iniziali. Potrebbero esserci stati più passaggi di mano. La malavita locale ha, nell’affare, un ruolo di primo piano. La questione del riscatto (quanto, quando e come pagare) è a questo punto decisiva. La cifra vociferata di nove milioni di euro è stata smentita. Le autorità italiane hanno fatto capire, a mezza bocca, che sarebbe gradito il silenzio stampa. Domenica mattina due dei cellulari dei sequestrati squillavano a vuoto. [Giorgio dell’Arti]