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 2004  maggio 10 Lunedì calendario

Lo scandalo delle torture

• Bush è in seria difficoltà per lo scandalo delle torture: soldati e soldatesse americani e inglesi hanno seviziato prigionieri iracheni, come mostrano decine di foto che vengono diffuse dai giornali (le ultime fanno vedere prigionieri minacciati con cani, altre non sono state rese note perché troppo impressionanti). Gli accusati sono al momento 17, uno – Jeremy Sivits – sarà processato già il prossimo 17 maggio, ma l’aguzzina più celebre è Lynndie England, di 21 anni, gelataia di Cumberland (Maryland), faccino pulito, incinta di cinque mesi: in una foto tiene al guinzaglio un iracheno, in un’altra finge di sparare – con le dita messe a pistola – ai genitali di un prigioniero. Mercoledì 5 maggio Bush s’è fatto intervistare da due tv arabe e ha definito ripugnante la vicenda. Ma ha chiesto scusa solo il giorno dopo, attraverso il suo portavoce. Venerdì 7 maggio Il segretario alla Difesa Rumsfeld ha dovuto deporre per due ore davanti alla Commissione Difesa del Senato. S’è assunto ogni responsabilità, ma non si è dimesso e - dice - non si dimetterà. Le domande più dure gliele ha fatte un repubblicano, il senatore John McCain. Un altro repubblicano, Steve Buyer, racconta che l’anno scorso gli fu vietato dal Pentagono di andare a indagare in Iraq su questi episodi già sulla bocca di molti. Si deve però anche sapere che le torture sono state denunciate – a partire dallo scorso autunno – dagli stessi colleghi della England e che le notizie e le foto che i giornali pubblicano sono state fornite dal generale Antonio Taguba: è lui, d’intesa con lo Stato Maggiore Usa, ad aver consegnato ai giornalisti un rapporto di cinquanta pagine sulla vicenda, contenente anche le immagini che ora tutti vediamo. [Giorgio Dell’Arti]