vanity, 28 maggio 2004
Attacco contro il complesso dell’Apicorp
• I terroristi di Al Qaeda appartenenti all’ala di Abdulaziz al-Muqrin, a seguito di un attacco contro il complesso dell’Apicorp di Al Khobar in Arabia Saudita, hanno sgozzato l’italiano Antonio Amato, di 35 anni, cuoco nel ristorante Oasis della città. Il cadavere di Amato è stato trovato in un bagno, insieme a quello di un suo collega svedese. S’è visto poi che gli sgozzati erano in tutto nove. I terroristi hanno rivendicato l’eccidio in rete con un nastro audio di otto minuti in cui un uomo, che dice di essere Al-Muqrin, afferma che l’assassinio di Amato “è un dono al governo italiano e al suo capo”. Il povero cuoco veniva da Giugliano, un grosso centro in provincia di Napoli. Era arrivato in Arabia da poche settimane e non si era ancora registrato presso l’ambasciata italiana. Il suo assassinio ha aumentato l’allarme in cui si trova questa settimana l’Italia, e Roma in particolare, per la visita del presidente Bush.
• Un gruppo di terroristi (forse quattro) ha attaccato prima la sede dell’Apicorp – dove hanno gli uffici tra gli altri la Shell, la Total e l’Occidental –, poi il Khobar Petroleum Center e infine l’hotel Tower nel complesso residenziale Oasis, una sessantina di ville e un albergo di lusso, tutto abitato da stranieri. Hanno bussato alle porte delle stanze, hanno lasciato scappare i musulmani, hanno sequestrato una cinquantina di cristiani. Nel corso della battaglia hanno sparato senza sosta contro passanti, automobili, vetrine. Tra i molti morti, un bambino egiziano di 10 anni. Il cadavere di un inglese, ucciso durante l’azione, è stato legato a una macchina e trascinato per le strade della città. Per liberare gli ostaggi, la sicurezza araba ha poi contrattaccato con gli elicotteri nella notte tra sabato e domenica, calando uomini silenziosi sul tetto dell’hotel. Liberati gli ostaggi, ucciso almeno un terrorista, s’è fatta la conta dei morti: una trentina. Al Khobar si trova nella zona orientale dell’Arabia saudita, in un territorio in cui si estrae un quarto del greggio di tutto il mondo. Le conseguenze politiche dell’attentato potrebbero essere notevolissime, essendo in bilico da tempo il potere della famiglia regnante Al Saud. [Giorgio Dell’Arti]