vanity, 21 giugno 2004
I medici e i pazienti
• Un’inchiesta europea mostra che dopo appena 18 secondi i medici interrompono i pazienti che spiegano quel che sentono. Umberto Veronesi ha raccomandato ai colleghi di chiacchierare con i malati almeno 20 minuti prima di formulare la diagnosi. Un altro luminare, Bernard Lawn, dice che il 75 per cento delle diagnosi azzeccate sono semplicemente frutto di un colloquio, senza ricorso ad apparecchiature. “Invece gli studenti dedicano due minuti al degente e poi si inchiodano davanti ai monitor per osservare il profilo dei lipidi, l’ecocardiogramma, eccetera”. Lawn sarebbe già contento se i medici facessero parlare i pazienti 24 secondi invece che 18. [Giorgio Dell’Arti]