vanity, 21 giugno 2004
Approvata la Costituzione europea
• Oggi è stata approvata la Costituzione europea, carta che fissa i principi su cui si basa l’Unione. Non ci sono accenni né al cristianesimo né ad altre religioni e il papa s’è ufficialmente dispiaciuto. L’Unione dichiara di avere come scopo la pace, la libertà, la sicurezza, la giustizia. Mercato unico con concorrenza libera e non distorta, sviluppo sostenibile, crescita equilibrata, economia “sociale di mercato”. Ci sarà un ministro degli Esteri, che – a quanto si capisce – sarà un semplice portavoce. L’esistenza di un portavoce, però, costringerà almeno all’obbligo di una sintesi tra le varie posizioni, premessa indispensabile per avere una politica. Vi è anche un accenno alla “definizione progressiva di una politica di difesa comune che può condurre a una difesa comune”. Parlamento eletto ogni cinque anni e due organi – per dir così – di governo: il Consiglio europeo, composto dai Capi di Stato e di governo dei 25 paesi, che elegge un presidente per due anni e mezzo (spariti i sei mesi a rotazione che c’erano prima); e la Commissione, composta per ora da un rappresentante per paese, con un presidente eletto dal Parlamento su proposta del Consiglio (è la carica che adesso ha Prodi). Nel Consiglio si vota con il sistema della doppia maggioranza. E cioè: per decidere qualunque cosa bisogna che siano d’accordo il 55 per cento degli Stati, i quali però devono anche rappresentare almeno il 65 per cento della popolazione complessiva. [Giorgio Dell’Arti]