Comandini, 10 febbraio 1861
In disponibilità il generale Ferdinando Pinelli
• Decreto odierno mette in disponibilità il gen. Ferdinando Pinelli che, come comandante le truppe della brigata Bologna contro il brigantaggio negli Abruzzi, ha emanato un ordine del giorno che nella stampa ha levato rumore (vedi 3 febbraio 1861) • «A Civitella non vi era un grosso contingente. Il comandante, il maggiore Luigi Ascione, aveva ai suoi ordini all’ incirca 500 uomini di varie armi e corpi, con 21 cannoni, 2 obici, 2 mortai e una colubrina in bronzo. Le forze degli assedianti, al comando del generale Ferdinando Pinelli, erano superiori e con armi migliori, fra cui cannoni rigati, di vario calibro, e 2 obici da montagna. La resistenza di Civitella assunse rilievo, specie dopo la caduta di Gaeta, ancor più di quella di Messina, anche per i suoi echi internazionali, che però non furono, e non potevano essere, altro che di simpatia. Pinelli adottò misure durissime anche contro la popolazione civile, per cui lo si sostituì con il generale Luigi Mezzacapo, un ex ufficiale borbonico, passato a quello sabaudo quando Ferdinando II di Borbone si era ritirato dalla coalizione antiaustriaca degli Stati italiani nel 184» (Giuseppe Galasso. Leggi qui il suo articolo su Civitella del Tronto).