Comandini, 9 febbraio 1861
De Piennes è ricevuto da Cialdini
• Il segretario dell’ambasciata francese a Roma, De Piennes, presentasi, venendo da Terracina, agli avamposti piemontesi; è ricevuto cortesemente da Cialdini, che dirigelo a Persano, che gli dà di malavoglia un canotto, che portalo ad altro canotto napoletano sotto Gaeta, mentre attorno cadono proiettili piemontesi; in breve è a Gaeta, prontamente ricevuto dal re e dalla regina, alla quale rimette lettera dell’Imperatrice Eugenia: trattenutosi un’ora e mezza, ritorna poi al quartiere generale di Cialdini; e passa la notte a Mola di Gaeta • «Il 9 febbraio il bombardamento riprese con piú violenza e precisione. Cadevano ad uno ad uno: casematte, magazzini, depositi e riservette, quasi come se si sapesse esattamente dove mirare. Un incendio scoppiato davanti alla polveriera del bastione Annunziata fu coraggiosamente spento da due artiglieri, Barrecchia e Pettorelli. Il tenente d’artiglieria Savio, morto mentre puntava un cannone, fu sostituito immediatamente dal fratello, che subito dopo cadde anche lui. Una fregata piemontese tentò ancora una volta di cannoneggiare attraverso il bastione saltato, ma fu messa in fuga dal preciso tiro delle nostre batterie» (Antonio Pagano).