vanity, 23 febbraio 2010
Carburante inquina il Lambro
• Poco prima delle 4 del mattino, due o forse tre sconosciuti hanno aperto i rubinetti delle sette cisterne di carburante della Lombarda Petroli di Villasanta, vicino a Monza. Il gasolio e il metano hanno allagato il terreno, poi sono finiti nei tombini e di qui direttamente al fiume Lambro. Una massa oleosa di duemila metri cubi, che s’è tentato di fermare a Piacenza, a San Nazzaro, a Emanuelle, a Ca’ del Bosco, a Boscone Cusani e infine all’altezza dell’isola Serafini, dove c’è la centrale Enel. Niente da fare. La chiazza altamente inquinante ha continuato a viaggiare, finendo nel Po, che l’ha poi trasportata al mare. Grande l’allarme generale, non tanto per gli uomini (è stato comunque proibito per qualche giorno l’uso, a qualunque fine, dell’acqua derivata dal fiume), quanto per l’ecosistema. Una grande quantità di uccelli – hanno spiegato quelli del WWF – si prepara proprio sul Delta alla cova o alla riproduzione. Anatre, cormorani, galli cedroni sono fuggiti dai luoghi improvvisamente avvelenati e sono stati segnalati dopo pochi giorni a Mantova. Dei pesci, che da poco avevano ripopolato il Lambro, un tempo inquinatissimo, il carburante ha fatto una strage. [Giorgio Dell’Arti]