vanity, 29 marzo 2010
Problemi per Benedetto XVI
• Il New York Times ha messo sotto accusa il Papa, sostenendo che negli anni Sessanta si astenne dal licenziare un prete pedofilo del Wisconsin. Due studi legali che rappresentano vittime dei preti-pedofili hanno convinto i tribunali dell’Oregon e del Kentucky a chiedere la chiamata in causa del Vaticano. Gli avvocati del Pontefice hanno presentato ricorso alla Corte suprema, affermando che, come stato estero, godono di immunità. Uno dei due studi legali sostiene che Roma è responsabile perché tutti i preti del mondo dipendono in definitiva dalla Santa Sede. Benedetto XVI ha alluso alla vicenda nel discorso all’Angelus di domenica scorsa: «Dio, dàcci il coraggio che non si lascia intimidire dal chiacchiericcio delle opinioni dominanti…». Benedetto fa capire che anche questa è una prova a cui Dio chiama la Chiesa. E in questo senso si tratta di una grazia, dato che «le grazie non sono sempre doni lieti di cui compiacerci» (Tonini). La Chiesa cattolica austriaca ha affidato all’ex governatrice regionale Waltraud Klasnic il compito di guidare una commissione – di cui non farà parte nessun ecclesiastico – che indaghi sugli eventuali abusi sessuali del clero e fissi l’entità dei risarcimenti. La Svizzera sta discutendo sull’opportunità di creare un registro con i nomi di tutti i preti pedofili, in modo da impedire, in futuro, ogni contatto di costoro con i bambini. [Giorgio Dell’Arti]