vanity, 29 marzo 2010
Attentato a Mosca
• Due kamikaze – probabilmente donne – si sono fatte saltare in aria tra le otto e le otto e mezzo del mattino, nel metro di Mosca, affollatissimo in quel momento, provocando una cinquantina di morti almeno e decine di feriti. Le stazioni prese di mira sono la Lubyanka e la Park Kultury. Nella stazione di Prospekt Mira è stata poi trovata una bomba non ancora esplosa. La rivendicazione di un movimento separatista ceceno, arrivata poco dopo gli attentati a un sito caucasico, deve ancora essere valutata. Non si deve credere che il terrorismo possa mettere in crisi il duo Medvedev-Putin. Manifestazioni e cortei convocati lo scorso 20 marzo per protestare contro il regime non raccolsero – dal Pacifico al Baltico – più di dodicimila persone. I sondaggi dànno il gradimento per l’attuale leadership intorno al 65-70%, cioè molto alto. Medvedev e Putin interpretano abilmente i due ruoli che ci vogliono per raccogliere il massimo dei consensi: Medvedev, presidente, fa la parte del liberale che critica la corruzione russa e reclama il cambiamento. Putin sollecita i sentimenti nazionalistici del popolo, che vive soprattutto di soldi pubblici. I due, alle prossime elezioni, si scambieranno semplicemente di ruolo, Putin tornando alla presidenza e Medvedev, come primo ministro, al governo. [Giorgio Dell’Arti]