vanity, 3 aprile 2010
Pedofilia
• L’Associated Press scrive che Ratzinger, all’epoca a capo della Congregazione per la dottrina della fede, aspettò dodici anni prima di sconsacrare un prete americano di Tucson (Arizona) già rimosso nel 1992 per pedofilia dal vescovo della città, Manuel Moreno. L’Ap ha i documenti che provano la storia, forniti dalle stesse vittime e dai loro famigliari. Il prete in questione si chiama Michael Teta. Aveva cominciato a molestare i bambini della parrocchia negli anni Settanta. Per ora il Vaticano non ha risposto alla nuova accusa. Ma ha preso le distanze da un paragone, fatto da padre Raniero Cantalamessa durante un’omelia pronunciata davanti al Papa, secondo cui gli attacchi concentrici a Benedetto XVI sono simili a quelli subiti dagli ebrei negli anni che precedettero l’Olocausto. Indignazione generale, anche dalla comunità ebraica, per questo azzardo. Infine, il procuratore aggiunto di Milano, Pietro Forno, capo del pool specializzato in molestie e stupri, è sotto ispezione del ministero: in un’intervista al Giornale s’era lamentato di non aver mai ricevuto in tanti anni «una sola denuncia né da parte dei vescovi né da parte dei singoli preti». [Giorgio Dell’Arti]