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 2010  aprile 25 Domenica calendario

Strage nel Mantovano

• Omar Bianchera, 44 anni, camionista di Volta Mantovana, s’è piazzato alle sette di mattina in via Risorgimento, sotto la casa della sua ex moglie, Daniela Gardoni, 40 anni. Chiuso nella sua Fiat Punto nera, quando alle nove l’ha vista uscire di casa, le ha sparato alla spalla. Daniela è saltata sulla sua auto, una Focus Fiesta, ed è scappata in direzione della caserma dei carabinieri. Ma dopo trecento metri, con la spalla in quelle condizioni, ha perso il controllo ed è andata a sbattere contro il muro. Qui Omar l’ha raggiunta e le ha tirato due colpi in petto, finendola. È poi risalito in macchina e ha guidato fino alla frazione Piccard, dove abitava un’altra sua nemica, Maria Bianchera, 71 anni, colpevole d’aver messo in discussione il confine tra i loro due terreni. Da fuori, l’ha vista in salotto e le ha sparato con un fucile attraverso la finestra. Maria, con mezza faccia asportata, ha barcollato fino alla soglia di casa, ed è caduta in terra. Omar le si è messo sopra a cavalcioni e l’ha finita con altri cinque colpi. Forte delle sue due pistole (una 38 e una 44) e del fucile Franchi a pompa, Bianchera è andato a chiudere la sua giornata nella frazione Pille di Monzambano, dove Walter Platter, in causa con Bianchera per l’affitto di una birreria, si preparava a portare la moglie e i due figli piccoli in gita. Ammazzato anche lui. I carabinieri hanno preso il serial-killer la sera: con una telefonata, lo stesso assassino li ha avvertiti che si trovava «vicino a un lago piccolo» (era l’Idro a nord di Brescia) e che lo venissero a prendere. [Giorgio Dell’Arti]