vanity, 2 marzo 2006
Rapito Tommaso, 17 mesi
• Il bambino Tommaso, di 17 mesi, bellissimo ed epilettico, è stato rapito tra le sette e mezza e le otto di sera. La mamma stava scaldando la minestra, il papà era a tavola con l’altro figlio Sebastiano di 8 anni, Tommaso sul seggiolone. A un tratto è mancata la luce. La mamma è tornata a tentoni in cucina, il papà è uscito fuori a vedere cos’era successo. Siamo in aperta campagna, nella Bassa emiliana, una località che si chiama Casalbaroncolo e sta in provincia di Parma. Il papà è Paolo Onofri, di 48 anni, direttore dell’ufficio postale di Parma Sud-Montebello. La mamma si chiama Paola Pellinghelli, 42 anni, anche lei impiegata alle poste. La casa è isolata e in ristrutturazione: la famiglia si mette a posto piano piano una stanza dopo l’altra, sull’aia ci sono anche le macchine per far la calce. Così intorno non c’è nessuno e il silenzio è perfetto. Il papà dopo qualche minuto rientra in casa e ha con sé due uomini, uno col casco, l’altro con cappuccio. Il papà cerca di accontentarli con 150 euro che cava dal portafoglio, ma uno di loro grida all’altro – come racconterà alla polizia il piccolo Sebastiano – “Prendi il bambino, prendi il bambino!”. Non c’è violenza, non c’è scasso, non prendono nient’altro. Tutta l’azione dimostra che sono entrati in quella casa con lo scopo preciso di portar via Tommaso. Il quale deve prendere ogni giorno, e a ore precise, un farmaco che si chiama Tegretol e che tiene a bada l’epilessia. Senza quella medicina, potrebbe morirne. Le indagini, nel momento in cui scriviamo, non hanno portato nessun risultato se non questo: ogni movente pare esagerato rispetto all’enormità del sequestro. Non ci sono nel passato della famiglia nemici che possano aver architettato una vendetta di queste proporzioni e Paolo Onofri, come direttore di un ufficio postale, non ha accesso a somme tanto cospicue da giustificare un’azione, oltre tutto, così pericolosa per gli stessi banditi: i due sequestratori non hanno tagliato i fili del telefono e non si sono portati via i cellulari. L’azione è stata premeditata: il sabato precedente qualcuno aveva fatto sparire il cane di famiglia. Forse la chiave del rapimento sta nella frase che ha pronunciato il padre disperato: “Tommy era bellissimo, per questo l’hanno preso”. Benché sembri assurdo, è possibile. Il traffico di bambini, motivato dalle adozioni, dalla pedofilia e dalla compravendita di organi, è tra i più redditizi. In Italia scompaiono mediamente 2500 minori l’anno. Almeno 500 di questi non vengono mai più ritrovati. [Giorgio Dell’Arti]