vanity, 20 marzo 2006
Manifestazioni in Francia
• In Francia 250 mila persone hanno sfilato a Parigi, Marsiglia, Bordeaux e Lione, e un altro milione, di cui 300 mila a Parigi, ha manifestato sabato 18 per protestare contro la legge che consente agli imprenditori di licenziare senza motivazione i giovani con meno di 26 anni che siano stati assunti con contratti a termine di 24 mesi (il cosiddetto CPE, Contratto di primo impiego). Il primo ministro de Villepin aveva varato la legge per aiutare i figli degli immigrati delle periferie, cittadini francesi a pieno titolo ma discriminati, che qualche settimana fa avevano richiamato l’attenzione del mondo con molte notti consecutive di violenze. Il 23% di questi poveretti è disoccupato. Ma i giovani delle università non sono assolutamente disposti ad accettare lavori precari e chiedono che sia loro garantita la stessa stabilità e sicurezza del posto a vita di cui hanno goduto i genitori. Un sondaggio di “Le Parisien” mostra che il 68% dei francesi è effettivamente contrario al CPE. Nella manifestazione di giovedì ci sono stati parecchi incidenti e, nel quartiere latino di Parigi, la polizia ha fermato 210 persone. Sabato tutto è andato abbastanza pacificamente di giorno, ma nella notte ci sono stati nuovi scontri provocati soprattutto dal tentativo di un gruppo di casseurs (’rompitori”) di occupare la Sorbona. La polizia li ha tenuti a bada con i lacrimogeni. Bilancio: 160 arresti, 52 feriti. Lunedì i sindacati hanno fatto sapere che o la legge sarà ritirata o ci sarà uno sciopero generale. Alla periferia di Parigi sono ricominciati i vandalismi e gli incendi di auto. [Giorgio Dell’Arti]