vanity, 29 maggio 2006
Calciopoli
• Il giudice dei calciatori è dalla settimana scorsa Francesco Saverio Borrelli, 76 anni, napoletano, l’uomo che guidava la Procura di Milano ai tempi di Mani pulite. Il commissario Guido Rossi l’ha messo a capo dell’Ufficio indagini della Federazione Gioco Calcio. Borrelli, dopo aver visto le prime carte, ha detto che il quadro è sconsolante. La destra ha attaccato Guido Rossi: per chi crede che Tangentopoli sia stata solo una manovra politica (“rubavano tutti, ma hanno eliminato solo Dc e Psi per permettere agli stranieri di comprarsi le aziende italiane”) Borrelli è una specie di diavolo. Mentre le inchieste della magistratura vanno avanti e anche il figlio di Lippi, Davide, è stato iscritto nel registro degli indagati (“associazione per delinquere finalizzata all’illecita concorrenza”), la Nazionale si allena mestamente a Coverciano. Cannavaro, capitano degli azzurri, ha parlato ai giornalisti difendendo a spada tratta Moggi e il suo sistema con il bell’argomento che quelle cose le facevano tutti e dunque è ingiusto prendersela solo “col Direttore”, cioè Moggi. Articoli stupiti sui giornali e telefonata furibonda di Rossi a Coverciano la mattina dopo: se pensi questo, te ne puoi tornare a casa. Cannavaro, che faceva lo spavaldo fin quasi dal primo giorno, ha dovuto fare precipitosamente atto di sottomissione e mettere per iscritto che l’inchiesta è sacrosanta, che chi ha sbagliato deve pagare, ecc. Galliani continua a resistere alla presidenza della Lega. Ma è più debole di sette giorni fa: il suo vice Zamparini si è dimesso. Il Milan risulta sempre più coinvolto. [Giorgio Dell’Arti]
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