vanity, 19 giugno 2006
Prodi e i conti pubblici
• Prodi e il ministro dell’Economia Padoa-Schioppa hanno detto che per dare una prima sistemata ai conti pubblici ci vogliono 40-50 miliardi in due anni e si son sentite grida da tutte le parti (“cominciamo male”, eccetera) non solo dai sindacati, ma anche dai ministri. Il professor Nicola Rossi (Ds), subito elogiato da Francesco Giavazzi (Corriere), ha proposto di pensionare centomila statali (un pensionato statale costa il 65% di un dipendente) e di sostituirli con 20 mila giovani. Insomma si annunciano tagli, e prima di tutto tagli ai ministeri: ora i ministri sono dove sono soprattutto per raccogliere consensi e per raccogliere consensi si devono distribuire denari, sotto forma di aumenti di stipendio o di assunzioni. Con che faccia i politici annunceranno invece dei tagli? Giampiero Mughini sul Foglio ha notato che i 40-50 miliardi di euro di adesso assomigliano maledettamente ai 90 mila miliardi di lire che Amato intascò nel 1992 anche prelevando nottetempo il 6 per mille dai conti correnti dei cittadini. E allora ha scritto: va bene, sono pronto, venite a prenderci i soldi. Purché si faccia presto. [Giorgio Dell’Arti]