vanity, 23 luglio 2006
Quattro anni a 18 giovani
• Mentre duemila tifosi della Fiorentina hanno occupato la stazione di Campo di Marte mettendo nei guai il traffico ferroviario a Nord e al Centro, i giudici hanno sanzionato con quattro anni di reclusione, da scontarsi in casa, diciotto giovani che hanno messo a ferro e a fuoco corso Buenos Aires a Milano lo scorso 21 marzo. I diciotto (che erano alla testa di altri non identificati) non volevano che in città si svolgesse un corteo fascista regolarmente autorizzato. Danneggiarono perciò 24 automobili, tirarono una bomba-carta contro un’edicola, ruppero le vetrine di quattro negozi, incendiarono un chiosco contenente propaganda di An, ferirono nove tra agenti e carabinieri e uno di questi ha detto di essere stato sfiorato da un razzo sparato dai dimostranti. Dopo la sentenza si sono sentiti commenti abbastanza scoraggianti da parte dei genitori. Un padre: “Mi vergogno del fatto che ci siano dei giudici che dicono che mio figlio è pericoloso quando poi leggiamo che i signori del Sismi e i Savoia sono tornati liberi”. Una madre: “Mio figlio e gli altri sono solo degli antifascisti”.
• D’altra parte è probabile che i diciotto di corso Buenos Aires scontino poco o niente, perché il Parlamento sta per approvare l’indulto. Unico problema: per avere i voti di Forza Italia (che vuole salvare Previti), il governo ha compreso nel provvedimento anche i reati finanziari e quelli relativi alla corruzione. Di Pietro ha detto che in queste condizioni voterà contro. Scalfari gli ha dato ragione. [Giorgio Dell’Arti]