vanity, 7 agosto 2006
Bambi no!
• Una bella polemica riguarda i caprioli piemontesi, che a forza di esser protetti sono diventati troppi e a questo punto danneggiano l’ambiente. La Regione Piemonte aveva deciso di abbatterne 600 nell’Alessandrino cosa che ha provocato gli strepiti degli animalisti e l’immediata apparizione del ministro Pecoraro Sanio. Tutti insieme, e ben ripresi dalle telecamere, hanno gridato: Bambi no!. Senonché il problema esiste sul serio e non riguarda solo i caprioli. La presidente del Piemonte Mercedes Bresso – che se l’è giustamente presa parecchio col compagno di coalizione Pecoraro – non può in realtà che procedere agli abbattimenti dei capi per riportare la popolazione in equilibrio. La caccia selettiva si pratica normalmente e in alcune regioni è già cominciata (nelle vallate genovesi, ad esempio, è partita lo scorso 3 agosto e prevede l’abbattimento di 566 caprioli, di cui 233 nati nel 2006; nel savonese si partirà a settembre con 878 esemplari, ecc.) Anche Mario Rigoni Stern, che sul rispetto della natura e l’amore per gli animali non prende lezioni da nessuno, ha invitato sulla Stampa le anime belle a stare calme e il ministro Pecoraro Scanio a entrare in sintonia con la natura salendo magari in montagna da lui a mangiare “filetto di cervo alla brace accompagnato di un buon Brunello di Montalcino”. [Giorgio Dell’Arti]