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 2006  agosto 19 Sabato calendario

La situazione in Libano

• La situazione in Libano va letta alla luce di questo concetto: Israele ha perso la guera. Israele ha attaccato per via dei soldati rapiti e credeva di disarmare gli hezbollah, o almeno di prendere il controllo della situazione, in poco tempo. Dopo trenta giorni era più o meno al punto di partenza, mentre gli hezbollah e il loro leader Nasrallah, che fino a quel momento erano una delle tante realtà fondamentaliste del mondo musulmano e non particolarmente degne di nota, erano diventati, per le masse islamiche, gli eroi della resistenza all’aggressione occidentale. Incrinato pure il mito dell’invincibilità militare degli israeliani, dato i tre soldati rapiti, pretesto dell’attacco, non sono ancora tornati a casa.

• In questo quadro, la risoluzione 1701, votata finalmente dall’Onu, e che prevede l’arrivo in Libano di una forza internazionale di pace di 15 mila uomini, è stata prima di tutto un favore a Israele. La risoluzione prevede il cessate il fuoco e che Israele retroceda man mano che sbarca la forza Onu. Del disarmo degli hezbollah non si parla (altro smacco per Olmert). Il vincitore assoluto della partita, a questo punto, è l’Iran. Quanto ai 15 mila uomini, l’Italia si è più o meno impegnata a mettere insieme duemila soldati, mentre i francesi non vogliono mandarne più di duecento e la Merkel neanche uno (offre solo delle navi). Imbarazzante. C’è stata una telefonata tra Prodi e Chirac conclusa da un comunicato in diplomatichese stretto, segno che i due, in questa fase, non si sono piaciuti. Alla testa del contingente potrebbe andare un italiano, così chiedono oltre tutto sia libanesi che israeliani. Per Prodi sarebbe un importante riconoscimento internazionale. La comunità ebraica italiana s’è indignata perché il nostro ministro degli Esteri D’Alema è stato fotografato a braccetto con un esponente hezbollah. Francamente, non si vede che cosa dovrebbe fare un ministro degli Esteri in funzione di mediatore se non intanto parlare con i vincitori. Infine, la legge che autorizza la partecipazione italiana alla missione libanese è stata votata nelle commissioni Difesa e Esteri della Camera anche dal centro-destra (Lega astenuta). [Giorgio Dell’Arti]