vanity, 14 gennaio 2008
Berlusconi e Veltroni
• Berlusconi Il giorno prima di venir via da Antigua, dove ha passato Capodanno, Berlusconi ha mandato questa cartolina a Veltroni: «Faccio i migliori auguri a Veltroni. Quando l’ho incontrato gli ho detto: sono il tuo Messia perché posso liberarti dall’abbraccio mortale con la sinistra estrema». Domenica scorsa poi, 13 gennaio, Berlusconi ha ribadito che l’accordo con il Partito democratico è assolutamente necessario, ma che lui farà saltare il tavolo se il governo non ritirerà la proposta Gentiloni che, risistemando il settore radiotelevisivo, toglierà a Canale 5, Rete 4 e Italia 1 un terzo della pubblicità. Berlusconi: «Una legge criminale». Ora, tre giorni prima, Prodi, in un vertice di 38 persone a cui erano presenti sia i ministri che i capipartito, aveva messo tra le priorità delle prossime settimane proprio la legge sulle tv, inducendo Veltroni a borbottare risentito: «In questo modo mi si impedisce ogni intesa sulla legge elettorale». La situazione sembra quindi questa: l’accordo sulla legge elettorale, imperniato sulla cosiddetta ”bozza Bianco” che sta in Parlamento e che sembrava più o meno a portata di mano, risulta a questo punto assai problematico. D’altra parte D’Alema vuole il sistema tedesco, Veltroni vuole il sistema francese e Prodi non vuole nessun accordo tra i democratici e Forza Italia. Il centro-destra intanto si sta ricompattando (si prevede un incontro a breve tra Berlusconi e Fini, mentre la guerra tra Forza Italia e Casini pare finita) e la Corte costituzionale dirà questa settimana se il referendum sulla riforma elettorale si potrà fare o no. Si prevede che darà il via libera, e sia pure con una maggioranza di appena due voti (cioè 8 a 6). [Giorgio Dell’Arti]