vanity, 18 agosto 2008
Famiglia cristiana attacca il governo
• Famiglia cristiana, settimanale dei paolini, ha di nuovo attaccato il governo, tacciandolo di razzismo per la storia delle schedature dei rom, definendo “ridicoli e inutili” i soldati per le strade, sancendo che «L’industria vola, ma sui precari e i contratti è refrattaria. La ricchezza c’è, ma per le famiglie è solo un miraggio». Il suo editorialista Beppe Del Colle s’è poi augurato che da noi «non stia rinascendo sotto altre forme il fascismo». La presa di distanza secca del Vaticano (Famiglia «non ha titolo per esprimere né la linea della Santa Sede né quella della Conferenza episcopale italiana. Le sue posizioni sono responsabilità esclusiva della sua direzione») ha confermato che il gioco è anche molto interno alla realtà politica cattolica. Il punto di riferimento della sinistra credente sarebbe il cardinale di Milano Dionigi Tettamanzi: a metà luglio Gianfranco Bottoni, il sacerdote che a Milano si occupa di ecumenismo, parlando dal pulpito aveva definito ”fascista” la chiusura della moschea di viale Jenner. Il ministro Maroni aveva protestato e Cossiga aveva commentato così: «Considero il Cardinale Tettamanzi un bravo prete, un modesto teologo e un pastore un po’ avventato, non molto dotato di potestà di governo tanto da aver scelto, per la sua Curia, alcuni monsignori cretini e imprudenti». Il presidente emerito dice di aver consigliato a Berlusconi di chiedere la rimozione di Tettamanzi e, in caso di rifiuto, di sospendere alla diocesi di Milano la quota statale dell’8 per mille. Il Papa, parlando domenica, ha poi provato a mediare ammonendo i fedeli contro «il nuovo razzismo» ed esortando a rispettare «il dovere dell’accoglienza». [Giorgio Dell’Arti]