vanity, 8 settembre 2008
Crisi economica
• E proprio l’economia, insieme con la politica estera (un’agenda troppo ricca: Irak, Afghanistan, Iran e Russia), dovrebbe essere il terreno di confronto preferito tra i due candidati. La settimana scorsa le Borse hanno avuto un paio di crolli spettacolosi, con perdite nell’ordine dei 300 miliardi di euro. Gli indici della disoccupazione Usa sono schizzati verso l’alto e così anche quelli relativi al pignoramento delle case. Domenica scorsa, prima della riapertura delle Borse, gli americani hanno poi preso una decisione che non ha precedenti: nazionalizzare le due banche più importanti che operano sul mercato dei mutui, cioè Freddie Mac e Fannie Mae, in modo da garantire liquidità al sistema. Un’operazione dal sapore socialista, presa da un destro come Bush (con l’approvazione preventiva sia di Obama che di McCain) e che dovrebbe costare al contribuente americano 100 miliardi di dollari. [Giorgio Dell’Arti]