vanity, 8 settembre 2008
Il Papa a Cagliari
• Il mondo politico italiano è in subbuglio perché il Papa, parlando a Cagliari in occasione dei cento anni della Madonna di Bonaria, ha detto che ci vuole una nuova generazione di politici cattolici, «capaci di evangelizzare il mondo del lavoro, dell’economia, della politica». Imbarazzo generale, specialmente dei politici cattolici in servizio, e macrointerrogativo: che cosa va cercando Benedetto XVI? La risposta più semplice («vuole che nasca una nuova Dc») è stata smentita da uno che se ne intende, Vittorio Messori, che con Ratzinger ha scritto addirittura un libro (Rapporto sulla fede, Edizioni Paoline 1987): assolutamente no, «l’eutanasia della Dc è stata benefica», il papa vuole anzi che i cattolici si disseminino in tutti gli schieramenti in modo che, chiunque governi, ci sia una componente capace di difendere «i valori non negoziabili come la sacralità della vita, la centralità della famiglia e la libertà educativa» (quest’ultima espressione allude alla pretesa vaticana che le scuole private cattoliche ricevano finanziamenti dallo Stato in modo da essere concorrenziali alla scuola pubblica). La risposta più banale («vuole che Berlusconi accolga quelli dell’Udc nel PdL»), più o meno avvalorata da Casini e Buttiglione, ha una giustificazione illustre nell’intervento pesante di Ruini, prima delle elezioni, per convincere Berlusconi a far cartello con l’Udc senza inglobarla. E però anche questa sembra una ben misera ragione per un discorso che ha avuto invece toni assai alti, con parole forti dedicate ai giovani e al loro entusiasmo troppo spesso depresso dal nichilismo imperante. Se nessuna di queste due risposte suona del tutto convincente, quale sarà la verità? [Giorgio Dell’Arti]