vanity, 29 settembre 2008
Cinque turisti italiani rapiti in Egitto
• Il riscatto che libererebbe i cinque turisti italiani rapiti in Egitto non si riesce a pagare per colpa del governo sudanese, sicuro che i sei miliardi di dollari concordati finirebbero ai ribelli del Darfur, cioè sarebbero trasformati in armi, divise, cibo e salario per le formazioni che gli fanno la guerra. Una pattuglia sudanese ha anche dato l’assalto ai rapitori, ammazzandone sei. Ma gli ostaggi sono stati portati via da un manipolo di 35 banditi-ribelli e si trovano, nel momento in cui scriviamo, forse in Ciad. I cinque nostri connazionali finiti in questo guaio sono di Torino e provincia: Lorella Paganelli, di 49 anni, Giovanna Quaglia di 52, Walter Barotto di 68, Mirella De Giuli di 70 e Michele Barrera di 72. Benché non più giovinetti, hanno la mania dell’avventura e s’erano fatti organizzare il viaggio nello sperduto Jebel Uwainat (lo si vede nel film Il paziente inglese) da una coppia egiziano-tedesca. Tutto il gruppo di 19 persone (oltre ai cinque italiani, cinque tedeschi, una rumena e otto accompagnatori) è finito in mano ai sequestratori, compreso il titolare dell’agenzia, la cui moglie Kirsten Butterweck, rimasta a casa, fa da mediatore con i banditi. (sono stati liberati la sera di lunedì). [Giorgio Dell’Arti]