vanity, 29 settembre 2008
La Cgil sottoscrive l’accordo Alitalia
• La Cgil alla fine ha sottoscritto l’accordo per Alitalia, Cai ha quindi rinnovato la sua offerta d’acquisto, uno dietro l’altro hanno poi firmato anche i piloti e il personale di volo. Veltroni dà a se stesso il merito di questo successo: l’operazione pensata da Berlusconi – dice – era una porcheria, ma a questo punto non permettere a Cai di comprare sarebbe stata una tragedia. Quindi mi sono adoperato per far incontrare le parti, eccetera. anche andato a Porta a porta. Ha aggiunto che Gianni Letta, infaticabile mediatore tra le numerose parti in causa, è uomo ben diverso dal Cavaliere. Berlusconi, in relax da Messegué in Umbria nei giorni più infuocati della trattativa, ha detto che non vale neanche la pena di rispondere. «Questi qui, prima fanno saltare le trattative, poi dicono che è merito loro se si chiudono». Le ricostruzioni giornalistiche accreditano l’idea che la Cgil-Trasporti fosse pronta a firmare con Cisl, Uil e Ugl e che Epifani abbia fermato tutto «perché non si può far vincere a Berlusconi anche questa battaglia» (virgolettato nostro). Senonché, il governo era pronto a far fallire sul serio l’azienda e questo sarebbe costato carissimo a Veltroni ed Epifani, chiaramente responsabili, a quel punto, di 19 mila posti di lavoro persi, per non parlare degli ammortizatori sociali d’oro mandati in fumo. Di qui il ritorno precipitoso al tavolo, e la firma, concessa in cambio di riconoscimenti non banali, ma neanche così decisivi. La Cgil, adesso, è passata all’attacco del piano-scuola governativo, minacciando scioperi generali eccetera. Il ritorno al maestro unico nelle elementari punta a tagliare 87 mila posti entro il 2012. Ma evitando nuove assunzioni e non con i licenziamenti. [Giorgio Dell’Arti]