vanity, 29 settembre 2008
Latte avvelenato
• Sulla faccenda del latte cinese avvelenato dalla melamina (’melamina” o ”melammina” non ”melanina”), le autorità italiane ed europee dànno ogni garanzia, ci sono controlli di tutti i tipi eccetera. L’Unione ha bloccato l’importazione di prodotti cinesi contenenti latte in polvere. Cioè: cioccolato, biscotti, caramelle, merendine. Carlo Petrini (slow-food) sconsiglia comunque i ristoranti cinesi, il ministro Luca Zaia dice di non andarci mai, Francesca Martini, sottosegretario alla Salute, assicura che «in Italia non ci sono rischi di contaminazione, ma bisogna fare attenzione ai ristoranti cinesi perché tecnicamente usano prodotti base importati dalla Cina». I cinesi sanno del veleno nel latte dal 2 agosto, data di un rapporto inviato dal signor Ji, sindaco di Shijiazhuang e vice segretario del Partito comunista dell’Hebei. Poiché di lì a sei giorni sarebbero cominciate le Olimpiadi, si decise di chiudere questo rapporto in un cassetto e di riparlarne alla fine dei Giochi. Nel frattempo quattro bambini sono morti, quasi 13 mila sono finiti in ospedale e 53 mila hanno avuto comunque problemi. Il signor Ji adesso è in galera, ma le colpe vere stanno a Pechino. [Giorgio Dell’Arti]