vanity, 20 ottobre 2008
Le Borse in crisi
• Le Borse hanno passato la settimana andando un po’ su e un po’ giù: record storico lunedì 13 ottobre (+11,4 per cento a Milano), tonfi tremendi nei giorni successivi, rialzi consistenti alla fine della settimana e ancora adesso mentre scriviamo (lunedì 20 ottobre, ore 10 del mattino: Tokyo ha chiuso a +3,6 e l’Europa sembra molto allegra). Gli analisti hanno attribuito i tonfi alla paura della recessione, cioè alla crisi dell’economia globale. Poiché è certo che le aziende produrranno di meno, i salari non cresceranno, la propensione a spendere dei consumatori sarà più bassa, è altrettanto sicuro che gli indici macroeconomici avranno ovunque il segno meno. La verà novità è la parola “ovunque”: non è infatti mai capitato che tutto il mondo andasse in crisi nello stesso momento. Non è dunque neanche sicuro che le ricette approntate dai capi di stato e di governo siano azzeccate. E tuttavia: siamo sicuri che il modello di sviluppo tipico dell’Occidente –«crescere sempre» – sia anche realistico? Al di là dei veleni immessi nel sistema da derivati e subprime, è possibile immaginare una vita in cui ogni anno si fa un po’ di più dell’anno precedente e, se per caso non si fa un po’ di più, l’infelicità generale è garantita? [Giorgio Dell’Arti]