vanity, 27 ottobre 2008
Il decreto Gelmini
• Il decreto Gelmini, invece, si dedica alla scuola elementare e media e ha la sua parte di tagli nell’articolo 4, dove si prevede il ripristino, nelle scuole elementari, del maestro unico. Il decreto prevede di risparmiare in questo modo 7 miliardi da redistribuire poi per migliorare il livello delle scuole e degli stipendi. Ma, negli altri articoli, la legge Gelmini introduce solo alcuni, deboli segnali riformisti: si torna ai voti numerici da 1 a 10, la condotta farà media e col 5 si ripeterà l’anno, vi saranno ore dedicate allo studio della Costituzione (art. 1) e un nuovo criterio nell’adozione dei libri di testo, che dovranno essere utilizzati più a lungo in modo da far risparmiare le famiglie. Come mai gli studenti si oppongono a queste norme, alla fine poco più che una semplice riorganizzazione? Ci può essere, nel particolare, il fastidio di dover rispondere degli atti compiuti all’interno dell’istituto scolastico. E forse la solidarietà verso i professori così mal trattati (peraltro anche da loro). Più in generale, l’inquietudine di fronte a una società apparentemente molto informata all’interno della quale non è più chiaro che cosa sia la scuola e quali sbocchi garantisca. Ma questi sarebbero temi da affrontare, appunto, in una riforma. Il decreto Gelmini a queste cose non ci ha neanche pensato. [Giorgio dell’Arti]