vanity, 4 dicembre 2008
Le Borse cadono
• La Bce ha tagliato il tasso di sconto di 75 punti, un intervento di proporzioni mai viste prima. Significa che il primo denaro prestato da Francoforte alle banche paga un tasso di appena il 2,5%. La decisione, presa giovedì 4, nello stesso giorno in cui anche gli svedesi e gli inglesi abbassavano il loro interesse, non ha frenato la caduta delle Borse, precipitate ventiquattr’ore dopo più o meno di 4 o 5 punti in tutto il mondo. Gli americani avevano infatti diffuso dati di novembre tremendi: in un solo mese si erano persi 533 mila posti di lavoro. La media dei posti di lavoro persi negli ultimi tre mesi risultava di 419 mila licenziamenti ogni trenta giorni. Nel periodo gennaio-agosto questa media era di 82.000 licenziati, cinque volte di meno. Il pil del terzo trimestre Usa era intanto sceso di mezzo punto. L’America cioè si trovava nel terzo trimestre e si trova adesso in piena recessione: le case automobilistiche di Detroit falliranno se non riceveranno questa settimana 34 miliardi che consentiranno loro, peraltro, di restare in piedi solo fino a febbraio. Annunciando un piano di lavori pubblici che dovrebbe creare due milioni di posti di lavoro (piano che si direbbe del tutto destituito di fondamento), il neopresidente Obama ha anche dichiarato che la situazione è destinata a peggiorare ulteriormente «prima di migliorare». [Giorgio dell’Arti]