vanity, 4 maggio 2009
Divorzio Berlusconi
• Forse la durezza con cui il Cavaliere e le sue truppe hanno reagito alla nuova offensiva di Veronica ha spinto costei al gran passo: farla finita, separarsi, divorziare. Sarà una battaglia tutta da vedere. Intanto bisogna ricordare che la legge italiana non prevede i risarcimenti e le suddivisioni patrimoniali tipiche dei divorzi anglosassoni e che mandano a casa le mogli con cifre da capogiro: in Italia il giudice vuole che la parte più ricca garantisca alla parte più povera (figli compresi) lo stesso tenore di vita che aveva durante il matrimonio. Se priva di redditi, naturalmente: e una parte di questo tenore di vita potrebbe già essere assicurata dalle proprietà intestate alla moglie dopo la baruffa del 2007. Se queste proprietà non basteranno, Berlusconi dovrà integrare, e certamente integrerà. Il patrimonio di Berlusconi è di almeno 8 miliardi di euro (lui dice 50). In questa causa non ballano meno di 500 milioni.
• Un altro capitolo finanziariamente interessante sarà quello relativo ai silenzi che ciascuna parte vorrà garantirsi. E in particolare Berlusconi. Quante cose potrebbe raccontare Veronica che al Cavaliere non farebbero piacere! Per farla tacere bisognerà stendere un contratto e pagare. Quanto al capitolo dei torti e delle ragioni, che potrebbero pesare in qualche modo sulla parte finanziaria del contenzioso, Berlusconi – secondo i matrimonialisti che abbiamo consultato – sta meglio di quel che sembra e la scenata del ciarpame è generalmente giudicata, dal punto di vista tecnico-legale, un grave errore. La moglie avrà naturalmente buon gioco a dimostrare la leggerezza del marito, il suo sfarfalleggiare documentato da decine di servizi e dichiarazioni rese da lui stesso. Però il giudice potrebbe obiettare che il comportamento del consorte era noto da moltissimo tempo e dalla moglie generalmente accettato. La moglie stessa, quindi, non opponendovisi per anni e anni lo ha reso ammissibile. Ma il marito potrebbe addirittura rovesciare l’accusa e lamentarsi d’essere stato lasciato sempre solo dalla moglie – persino nella circostanza drammatica del terremoto d’Abruzzo, in cui lei non ritenne di dover apparire al suo fianco – e di aver dovuto cercare altrove rimedio alla propria esuberanza proprio per la freddezza e la dimostrabile ostilità di lei. Lui potrebbe sostenere d’essere stato, per colpa di lei, un uomo solo e invano proteso alla ricerca di un calore familiare. La sconcertante visita a Portici alla giuliva Noemi potrebbe addirittura testimoniare in suo favore: ecco un uomo, potentissimo all’apparenza, che per trovare un po’ di calore deve rifugiarsi in un quartiere malfamato. La causa sarà discussa a Monza e non prima di ottobre. Il presidente di quel tribunale, signora Anna Di Oreste, passa per magistrato equilibratissimo, di sicuro non antiberlusconiano e nemmeno berlusconiano.
• Quanto a Noemi, scrutandone il volto la voce popolare vede impressionanti somiglianze con Marina Berlusconi e persino con Silvio (gli zigomi appena allargati, gli occhi un pochino a mandorla). Non sarà per caso una figlia segreta del premier? Secondo La Stampa, interrogata su questo punto, Veronica, che imputa al marito persino la passione per le minorenni, rispose: «Magari fosse sua figlia».
Berlusconi ha risposto alla moglie domenica sera. Convocati i giornalisti a tarda ora ha più o meno detto: «Veronica è caduta in un tranello. So chi la sobilla. Il divorzio a questo punto potrei chiederlo io. La verità verrà fuori». [Giorgio Dell’Arti]