vanity, 18 maggio 2009
Stabilimenti italiani a rischio
• L’attivismo di Marchionne ha una zona d’ombra che tiene in ansia i lavoratori italiani. Come abbiamo già scritto la volta scorsa, due stabilimenti italiani sono a rischio perché sovradimensionati rispetto alla domanda di automobili. Si tratta di Termini Imerese e di Pomigliano d’Arco. Per Pomigliano il rischio chiusura è concreto, al punto che alla manifestazione indetta dai sindacati sabato scorso a Torino sono scoppiati incidenti tra gli stessi operai: un gruppetto di lavoratori di Nola (reparto distaccati di Pomigliano) ha tentato di salire sul palco quando stava per prendere la parola il segretario Fiom Rinaldini. Più tardi questi operai – gente di 50-60 anni che rischia sul serio il posto – hanno spiegato che volevano solo prendere la parola, che a loro viene regolarmente negata. Fatto sta che sul palco è nato un tafferuglio e che lo stesso Rinaldini, uno di sinistra all’interno della Cgil, è caduto. Un piccolo episodio, in definitiva, ma che testimonia sullo stato di tensione, al limite dell’esasperazione, dei lavoratori. [Giorgio Dell’Arti]