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 2009  maggio 18 Lunedì calendario

I dati del Pil

• I dati del Pil, diffusi dall’Istat la settimana scorsa, mostrano che nel primo trimestre di quest’anno la nostra produzione è calata di 5,9 punti, un crollo che non si verificava dal 1980. Questo se si fa il paragone con il primo trimestre 2008. Se invece ci si confronta con l’ultimo trimestre dell’anno scorso, il calo è del 2,4%. Sono risultati molto brutti in ogni caso e le rassicurazioni di Berlusconi e Tremonti («ci aspettavamo di peggio», «sono numeri vecchi, la risalita è già in atto», ecc.) hanno lasciato tutti perplessi. Ci sono infatti altri numeri negativi da tener presenti: il debito pubblico a marzo ha raggiunto i 1.741,257 miliardi di euro contro i 1.707, 410 di febbraio: si prevede che entro il 2010 avrà raggiunto il 120% del Pil. Le entrate tributarie sono diminuite del 4,77%, cioè è mancato un flusso di cassa in entrata pari a 4 miliardi di euro. calata anche l’Iva, naturalmente, perché se la produzione è in calo devono essere in calo anche i versamenti delle aziende allo Stato. Ci si può consolare con il dato tedesco: 80 miliardi di deficit, 45 miliardi nel flusso di cassa, debito che entro il 2012 supererà quello italiano e varrà in percentuale l’80% del Pil. E anche con il buon risultato delle aste dei bot: sono andati a ruba, sicché lo Stato pagherà ai sottoscrittori un interesse irrisorio dello 0,36% (bot a tre mesi). Bene anche il raffronto con i bot tedeschi (o bund): la differenza nel tasso è di appena lo 0,80%, in forte recupero rispetto all’1,40 di pochi mesi fa. [Giorgio Dell’Arti]