vanity, 18 maggio 2009
La storia di Sonia Gandhi
• La storia di Sonia Gandhi è piuttosto sensazionale. figlia di un operaio che quando lei aveva cinque anni trasferì la famiglia dal vicentino a Orbassano, in provincia di Torino. A 18 anni il padre la mandò a Cambridge per farle studiare l’inglese, con l’intenzone probabilmente di darle le basi per diventare una brava segretaria. Invece in Inghilterra la ragazza incontrò Rajiv, un indiano che per lei perse subito la testa. Si trattava niente di meno che del figlio di Indira Gandhi, il primo ministro di quel paese, discendente di una famiglia che aveva costruito l’indipendenza dell’India: il nonno di Rajiv era Nehru. Sonia si sposò e fece giurare al marito che non sarebbe mai entrato in politica. Il marito giurò e si mise a fare il pilota commerciale. Il rifiuto della politica era tale che quando nel 1980 il fratello di Rajiv, Sanjay, morì, Sonia andò a fare una scenata alla suocera per impedirle di costringere il marito a fare il gran passo. Dovette però rassegnarsi nel 1984, quando la stessa Indira venne uccisa in un attentato. Rajiv a quel punto si candidò, vinse le elezioni, s’avviò per una gran carriera e invece nel 1991 venne assassinato anche lui in una congiura. La stessa Sonia, nata Maino, dovette perciò prendere su di sé l’eredità della famiglia, trasformandosi finalmente in un’autentica Gandhi. Rintuzzate le accuse degli avversari che la criticavano violentemente per il suo essere straniera, imparò a muoversi con grazia e prudenza, padroneggiando l’hindi e parlando inglese quando incontrava giornalisti italiani. Insomma, domenica scorsa ha vinto alla grande le elezioni politiche, una consultazione che ha smosso 700 milioni di esseri umani e che ha richiesto un mese di spoglio delle schede per la proclamazione dei risultati. Mentre la Borsa indiana guadagnava il 17% in una sola mattina (il partito di Sonia, detto Partito del Congresso, è una formazione di centro, moderata, che vuole portare gradualmente il Paese fuori dalla sua difficile condizione economica), l’opinione pubblica indiana la consacrava come donna più potente del Paese. Suo figlio Rahul, 39 anni, scapolo, che non farà ancora il primo ministro, viene giudicato l’astro nascente della classe dirigente indiana. E tutti aggiungono che sua sorella Priyanka, 37 anni, l’altra figlia di Sonia, è di sicuro l’erede di sua nonna Indira. Non si direbbe, ma sono tutti e due mezzi italiani. [Giorgio Dell’Arti]