Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  maggio 22 Venerdì calendario

Riduzione del numero dei deputati

Berlusconi annuncia che promuoverà una legge di iniziativa popolare, con la quale milioni di cittadini chiederanno al Parlamento di ridurre il numero di deputati e senatori rispettivamente a 300 e 150. Invano gli si fa osservare che in Parlamento giacciono molte proposte di riforma del genere e che in ogni caso saranno poi le Camere a dover approvare il provvedimento, e in doppia lettura poiché si tratta di modifica costituzionale. Il premier non è minimamente interessato a questi tecnicismi: appellandosi direttamente al popolo, e su una riforma generalmente condivisa, il Cavaliere realizza il suo sogno di tagliar via le mediazioni dei politicanti e anche, più modestamente, di distogliere la discussione dal caso Mills. Il bagno di popolo, oltre tutto, potrebbe preparare la campagna per il sì al referendum, se il 7 giugno il Pdl prenderà almeno il 40% (e la Lega non supererà il 10). [Giorgio Dell’Arti]