vanity, 22 maggio 2009
Riduzione del numero dei deputati
• Berlusconi annuncia che promuoverà una legge di iniziativa popolare, con la quale milioni di cittadini chiederanno al Parlamento di ridurre il numero di deputati e senatori rispettivamente a 300 e 150. Invano gli si fa osservare che in Parlamento giacciono molte proposte di riforma del genere e che in ogni caso saranno poi le Camere a dover approvare il provvedimento, e in doppia lettura poiché si tratta di modifica costituzionale. Il premier non è minimamente interessato a questi tecnicismi: appellandosi direttamente al popolo, e su una riforma generalmente condivisa, il Cavaliere realizza il suo sogno di tagliar via le mediazioni dei politicanti e anche, più modestamente, di distogliere la discussione dal caso Mills. Il bagno di popolo, oltre tutto, potrebbe preparare la campagna per il sì al referendum, se il 7 giugno il Pdl prenderà almeno il 40% (e la Lega non supererà il 10). [Giorgio Dell’Arti]