vanity, 20 maggio 2009
Berlusconi e «le bugie dei giudici»
• Berlusconi minaccia di andare in Parlamento a riferire sul caso Mills e a smascherare «le bugie dei giudici». Lo fanno ragionare e gli mostrano che un attacco in una sede istituzionale potrebbe avere un effetto contrario, con conseguenze imprevedibili sulle elezioni di domenica 7 giugno. E se in Parlamento, con la campagna elettorale in corso, ci fossero poi dei buchi nella maggioranza? E se si andasse, in una situazione di debolezza numerica, a un qualche voto? Il Cavaliere si persuade, dice che andrà in aula dopo il 7 giugno (forse), ma intanto spara a zero contro il giudice Gandus, «un mio dichiarato e palese nemico politico, della quale tutti sapevano essere un’attivissima militante della sinistra estrema, quindi certo non imparziale». Il premier sostiene la sua totale innocenza nel caso Mills. A suo dire ci sono le prove che nessuna somma percepita dell’avvocato può essere fatta risalire a lui. Mills ricorrerà in appello – dice – e al cento per cento sarà totalmente scagionato. [Giorgio Dell’Arti]