vanity, 19 maggio 2009
Arriva la motivazione della sentenza Mills
• Arriva la motivazione della sentenza Mills. Il lettore ricorderà: l’avvocato inglese Mills venne condannato dal giudice Nicoletta Gandus a quattro anni e mezzo per aver mentito in due processi in cui era coinvolto anche il Cavaliere, quello relativo alle tangenti alla Guardia di Finanza (1997) e il cosiddetto All Iberian (1998). Come mai l’avvocato avrebbe mentito? Per proteggere Berlusconi – spiega la Gandus – e permettergli di conservare «gli ingenti profitti realizzati attravero il compimento di operazioni societarie e finanziarie illecite». Il documento ribadisce che l’avvocato incassò per questi suoi servigi 600 mila dollari e nel 1996 45 mila sterline. La falsa testimonianza di Mills sarebbe servita a Berlusconi per nascondere le società off-shore attraverso cui faceva arrivare a Marina e Piersilvio «ingenti profitti illecitamente conseguiti all’estero».
• Il dossier contenente la motivazione della sentenza (350 pagine) rimette in circolo la polemica intorno al lodo Alfano, quella legge votata in fretta e furia la scorsa estate che tiene al riparo le prime quattro cariche dello Stato da qualunque iniziativa giudiziaria, comprese le fattispecie penali antecedenti alla nomina. grazie al lodo Alfano che, nel processo Mills, la posizione di Berlusconi è stata stralciata e il processo, per la parte che lo riguarda, sospeso. Franceschini chiede adesso che il premier rinunci a questa protezione, Di Pietro pretende le dimissioni e prepara una mozione di sfiducia. Berlusconi, che sta andando all’Aquila, reagisce con un moto di stizza: «Ah, vogliono che me ne vada? Ma sì, chi me lo fa fare…». [Giorgio Dell’Arti]