vanity, 23 agosto 2010
Guerra tecnicamente finita
• La guerra in Iraq è
tecnicamente finita: gli americani se ne sono andati giovedì 20 agosto,
lasciando in quel paese 56 mila effettivi col compito di assistere e istruire
le forze locali perché dalla fine dell’anno prossimo (evacuazione totale)
possano far da sé. La partenza degli americani, arrivata a sette anni
dall’invasione e dopo quattromila morti occidentali e migliaia di vittime
irachene, è stata salutata con forte preoccupazione. L’influenza degli sciiti,
sostenuti da Teheran, è in crescita, le tensione tra etnie e tribù rivali resta
molto forte, manca un governo perché dalle elezioni dello scorso marzo non è
uscito un vincitore chiaro. Si teme una spaccatura del Paese in tre tronconi,
uno sciita, uno sunnita e uno curdo (il petrolio sta nella parte curda).
Intanto le agenzie di sicurezza private stanno abbandonando Kabul per
raggiungere Bagdad, dove si annunciano, in questo settore, profitti leggendari.
Tareq Aziz, l’ex ministro degli Esteri di Saddam Hussein, ha detto: «Ci
vorrebbe un uomo forte». [Giorgio Dell’Arti]