vanity, 23 agosto 2010
Fattispecie adatta a Mondadori
• Nel decreto sugli incentivi,
divenuto legge lo scorso maggio, è contenuta una norma sulla «rapida
definizione delle controversie tributarie pendenti da oltre dieci anni». In
pratica: chi è in lite con il fisco e l’ha avuta vinta nei primi due gradi di
giudizio può evitare la sentenza definitiva della Cassazione versando il 5 per
cento della somma contestata. È una fattispecie che si adatta a molte aziende
(per esempio a Telecom) ma cade a pennello per la Mondadori, la casa editrice
di Berlusconi, a cui l’Agenzia delle entrate chiedeva dal 1991 350 milioni e
che adesso ha potuto cavarsela con un esborso di 8,6 milioni. Ricordiamo che,
nei due gradi di giudizio precedenti, i tribunali hanno dato ragione alla
Mondadori e torto al Fisco. La legge, evidentemente costruita per fare un
piacere al Cavaliere, ha messo in crisi di coscienza il teologo Vito Mancuso,
un autore di Segrate, che da vari giorni si chiede su Repubblica se sia morale
continuare a pubblicare per i tipi di un signore così palesemente in conflitto
di interessi. Vasto dibattito e gustose giustificazioni da parte di coloro che,
pur essendo antiberlusconiani, non intendono abbandonare la potente casa
editrice di Berlusconi. [Giorgio Dell’Arti]